Dall’alba al tramonto, giornate senza confine. Disordine negli occhi, passi scaltri, animi scalzi. Il resto lasciato a far la polvere sui soppalchi. Scale in disuso, chiavi buttate lontano. La nave mormora, leva l’ancora, leva l’ancora, vai, butta la chiave e perditi, dall’alba al tramonto, senza confine, col chiaro sentore di disordine e l’animo scalzo, vai, senza rispondere a nessuno, solo a te stessa, alla vita che vibra, alla vita che accade.