Di Francesca Emilio, Bari – Le strade si stanno lentamente ripopolando, il silenzio assordante dei giorni del lockdown sta facendo spazio alle risate, ai suoni, ai rumori di città, alle saracinesche che, dopo quasi due mesi ferme, hanno ripreso a far funzionare gli ingranaggi per essere aperte e offrire servizi ai cittadini. Non sempre però, una buona notizia è sinonimo di fattore positivo. Il lockdown, secondo molti, doveva essere utile per riflettere, accogliere sentimenti e ideali univoci, pensare al futuro guardando da un’altra prospettiva. Da Bari a Bitonto invece non è così. Sono solo due nomi di città, ma la verità è che non sono gli unici luoghi della nostra Puglia accomunate da eventi negativi che hanno fatto totalmente ribaltare la speranza lasciando cadere nel baratro la bellissima favola dell’andrà tutto bene. Ci sono voluti davvero pochi giorni perché l’uomo si riprendesse i propri spazi dimostrando di non averne cura e rispetto. Lo ha sottolineato il Sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha invitato spesso i cittadini a riflettere e a fare buon uso del buon senso e del proprio tempo, con immagini e parole forti pubblicate sul proprio profilo ufficiale. Questo periodo di fermo obbligatorio non è servito a trasformare l’amore per la propria città in un amore vero e tangibile nei fatti, oltre che nelle parole, questo, in sintesi quello che Decaro ha raccontato sul social. “In questi due mesi di lockdown c’è una cosa che non ci è mancata. L’inciviltà di alcuni nostri concittadini. E’ stato bello vedere per due mesi la città pulita, come dovrebbe essere sempre. Come la mettiamo? Di chi è la colpa quindi? La colpa è di chi odia Bari trattandola come una discarica. Abbiamo resistito a una pandemia mondiale, siamo stati in casa, abbiamo rinunciato a tutto, abbiamo dimostrato una forza che non pensavamo di avere, ma non riusciamo a fare pochi metri per buttare una carta o una lattina? Secondo me siamo migliori di così”  – ha scritto il Sindaco di Bari. Ma siamo davvero migliori di così? Probabilmente no, e a confermarlo è anche la città di Bitonto, vittima, per ancora, di atti vandalici. Per la seconda volta infatti sono state prese di mira le scritte antimafia dedicate a personaggi come Peppino Impastato e Placido Rizzotto. Anche in questo caso la denuncia è stata effettuata dal Sindaco, il quale non ha perso tempo e ha raccontato sul proprio profilo Facebook quanto accaduto. “Accade in via San Luca e noi torneremo a riparare LA MEMORIA sulla “strada degli eroi” con le luminarie antimafia rimaste accese dopo l’ultimo 30 dicembre scorso dedicato alla nostra Anna Rosa Tarantino. Le Forze dell’Ordine torneranno ancora, ancora, sempre più spesso quanto più spesso cercherete di cancellare la firma di queste frasi sulle quali vi accanite. Sono due firme che parlano di vite donate in nome della verità e della giustizia sociale. Due frasi che raccontano la loro vita e un insegnamento che continueremo a leggere, illuminate, sulle strade bitontine che porteremo sempre più a trasformarsi in libri di educazione sociale aperti”. Ma non solo, ieri, un giovane ragazzo barese è stato aggredito a Lecce, perché? Perché di Bari. La mafia uccide, il silenzio pure. La terra che ci ha cresciuto è il nostro futuro. Queste le frasi prese di mira, la prima di Impastato, la seconda di Rizzotto. Sembra quasi un paradosso che le frasi siano queste, perché si collegano, inevitabilmente, a tutto quello che di negativo c’è, in questa ripresa, che è ripartita esattamente da dove si era fermata, senza tener conto di tutto quello che era rimasto quasi come congelato: i diritti dei lavoratori, i diritti degli studenti, i diritti dei cittadini stessi, ma anche la capacità di molti di riuscire a vivere senza avere rispetto per gli altri e per i luoghi in cui vive. Se la terra che ci ha cresciuto è il nostro futuro, ma i cittadini continuano a trattarla in questo modo, facendo del silenzio, nel senso di disinteresse nei confronti degli altri e della propria terra, dell’omertà, della violenza e dell’inciviltà i propri atteggiamenti principali, come potrà andare tutto bene?