Di Francesca Emilio, Bari – La settimana scorsa vi abbiamo parlato di un’applicazione nata da un’idea torinese – ora fruibile anche a Bari – che, attraverso il crowdmapping, permette di creare una rete di donne che possano segnalare le strade sicure e non della propria città per poter camminare più liberamente, questa settimana invece vi parliamo di un progetto simile tutto barese: “Fair&Square”, una mappa interattiva per l’inclusione sociale nata dall’idea di sette ragazzi vincitori del bando regionale Pin (Pugliesi Innovativi).

Il progetto, che è stato presentato ufficialmente lo scorso 8 novembre nel corso dell’evento Spazi Aperti tenutosi all’ex Palazzo delle Poste, ha come obiettivo quello di promuovere l’inclusione e l’intercultura attraverso la cooperazione tra le realtà che nel capoluogo pugliese propongono attività e servizi socialmente inclusivi. Nello specifico, il progetto “Fair&Square”, realizzerà una mappatura dei  servizi, delle realtà, dei luoghi e delle risorse ai quali, soggetti più vulnerabili, potranno ricorrere per poter usufruire dei diversi servizi quali percorsi di integrazione, inclusione, sostegno sanitario e socio-economico, valorizzazione delle differenze e difesa dei diritti.

Anche in questo caso, così come nel progetto di crowdmapping di cui vi parlavamo la settimana scorsa,  l’obiettivo è quello di costruire una vera e propria rete di persone – organizzazioni e istituzioni – che attivino percorsi di valorizzazione dei territori in cui la partecipazione sia aperta a tutti. “Fair&Square” infatti è un progetto di networking dedicato all’intera popolazione, in cui la riqualificazione urbana partecipata negli spazi pubblici è e deve essere protagonista della ricostruzione dei legami comunitari.

L’idea è nata dalla necessità di realizzare una mappatura dei servizi, delle realtà, dei luoghi e delle risorse ai quali le persone ritenute più vulnerabili possano fare riferimento per vedersi garantiti percorsi di sostegno sanitario e socio-economico, oltre che di difesa dei diritti, ma non solo: quello di Fair&Square è strumento che mira anche a divenire utile per gli operatori del settore i quali hanno come obiettivo quello di indirizzare i soggetti che usufruiscono dei servizi sociali verso le opportunità offerte dal territorio.

“Se un operatore sociale, per esempio, vuole mettere in contatto un utente con associazioni di volontariato, o con chi si occupa di promuovere la cultura in città, ora sa dove cercarlo” – hanno spiegato gli ideatori della mappa.

Le realtà censite dagli ideatori della mappa (Giulia Fasiello, Roberta Barbone, Francesco Fasiello, Daniela Martino, Carmen Pisanello, Alessia Laudisa e Sergio Cotugno) sono già duecento divise in sei diverse aree tematiche: inclusione sociale, cultura e vita cittadina, salute, stranieri, minori e famiglie, servizi pubblici. Presto saranno attivati anche i focus su identità di genere e diversamente abili.

La mappa interattiva è in continuo aggiornamento, anche se al momento scarna e carente di realtà appartenenti alle zone periferiche del capoluogo pugliese. Essa  rappresenta uno strumento rapido e pratico di ricerca all’interno del quale tutti possono richiedere di essere inseriti utilizzando il forum presente on line sul sito www.apstalea.org. Per facilitarne l’accesso verranno realizzati tre eventi pubblici che promuoveranno l’esistenza della rete territoriale rendendo più facile la capacità di accesso ai servizi offerti e dunque rafforzando il sistema cittadino e la qualità di servizi e delle relazioni. All’interno della mappa si possono trovare sei diversi marcatori, ognuno di essi ha un proprio simbolo il quale rappresenta le diverse aree tematiche: cliccando sul marcatore si trovano ulteriori informazioni per ogni realtà, a partire dal tipo di servizi e attività offerti, indirizzo, contatti, modalità di accesso, sito web.

Un’idea positiva per il nostro capoluogo che mira a lavorare sull’inclusione e ha come obiettivo quello di costruire una rete che faciliti i rapporti tra organizzazioni e cittadini e, attraverso la collettività e la cooperazione, si spera, renderà più semplice cooperare e costruire – insieme – opportunità per il territorio. Attivazione di dinamiche inclusive e solidali, costruzione di un network di comunità e valorizzazione degli spazi pubblici, questa è la missione degli ideatori del progetto. Una domanda però sorge spontanea: sarà possibile per tutti gli utenti considerati vulnerabili aver accesso, attraverso mezzi tecnologici, alla mappa e dunque poter usufruire dei servizi? Probabilmente no, ci saranno sempre persone che resteranno fuori da alcuni progetti, seppur pregni di ottimi intenti, per l’assenza di politiche sociali utili ad integrare totalmente gli individui a rischio emarginazione e dunque a fornire loro gli strumenti culturali e non, utili per potersi sentire realmente parte della società e integrati nel territorio di appartenenza invece che periferici rispetto al centro, il fatto che nel capoluogo pugliese si stiano smuovendo le acque in merito a certe dinamiche inerenti garanzia dei diritti e riqualificazione urbana e sociale partecipata però è un grande punto di partenza utile per cambiare, passo dopo passo, le realtà difficili in cui molti individui si ritrovano spesso a sopravvivere.