Non mi faccio spostare dal vento, né gli concedo il potere di scegliere, al mio posto, la direzione da prendere. Al massimo lascio che mi attraversi, per farmi oscillare, per farmi trovare il giusto equilibrio, la giusta posizione del corpo e dei piedi, per tornare a camminare, contro o pro corrente, ovunque io abbia voglia di andare, sulle mie corde da funambola improvvisata, libera e malsinistra, sospese a mezz’aria.