È dura la strada, anche quando ti concedi una rinfrescata, una boccata d’ossigeno, uno spazio, dopo un punto, per ripartire più carico, pieno di energia fisica, pieno di energia mentale. È dura, ma non ho mai detto di volerla più facile, si sta bene così, si sta davvero bene così. Ho tutto quello che mi serve e anche quando mi manca qualcosa, il fatto di dover lottare per ottenerla mi rende più forte, più abile nell’osservare, nell’ascoltare e nel capire che la fortuna sta nel viaggio non solo in quello che trovi al traguardo. Bisogna avere il coraggio di partire senza chiedersi necessariamente dove andare, dove dormire, con chi stare, con chi sostare, bisogna saper dire “so – stare – senza”, con i trattini in mezzo, per coglierne meglio l’essenza perché è quando non hai niente che, passo dopo passo, scopri di poter godere di tutto e alla fine ti accorgi che il traguardo lo raggiungi ogni giorno, con ogni luna che sorge, con ogni sole che tramonta, con ogni alba che racconta, con maestoso silenzio, che si può morire e nascere ogni giorno. Ho coraggio, ne ho abbastanza adesso, per guardare indietro, prenderne il meglio e poi continuare ad andare avanti, sbagliando strada, cambiando rotta, sapendo bene per cosa ogni giorno la mia anima lotta, ho coraggio adesso, me lo leggi negli occhi e ti faccio paura, perché credo alla vita, credo alla strada, credo in ogni frammento di essa, credo in me, ci credo abbastanza e paura no, paura non ne ho.

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